Mayla Riccitelli

  • Data di nascita

    10 aprile 2009

  • Regione

    Lazio

  • Protesi

    Gamba sinistra sotto il ginocchio

  • Disciplina sportiva

    Atletica

  • Hobby

    Bicicletta, roller blade, animali

  • Fa parte di art4sport

    Dal 2016

“E’ impossibile solo se pensi che lo sia”

La storia di Mayla

Mayla è nata a Roma il 10 aprile 2009. Al quinto mese di gravidanza di mamma Tania, il sacco amniotico si è rotto causando la formazione di briglie a cui è seguita l’amputazione della gamba sinistra e la nascita con alluce ed indice del piede destro con la presenza solo della prima falange.

Mayla, non avendo subito il trauma della perdita dell’arto, vive tutto con molta naturalezza: è una bimba solare, socievole, energica e vitale. La sua nascita ha stravolto positivamente la vita della mamma, la quale le ha insegnato che lei ha semplicemente qualcosa che la distingue dagli altri e che questo può essere trasformato in un pregio!

Dopo aver praticato nuoto per un paio d’anni, durante uno spettacolo serale in campeggio Mayla è rimasta affascinata da alcune bambine che stavano ballando una coreografia e ora pratica danza moderna, disciplina che rispecchia la sua personalità divertente e femminile, ginnastica ritmica e hip hop.

Ama andare in bici e sui rollerblade e ha una grandissima passione per gli animali! L’atleta che ammira di più è Simona Atzori per la sua tenacia e bravura.
Mamma Tania ha conosciuto art4sport durante una ricerca su internet mentre voleva trovare altri genitori di bambini amputati con cui confrontarsi.

Mayla è entrata a far parte dell’art4sport team nel 2016: l’Associazione art4sport ONLUS potrà sostenerla sia dal punto di vista protesico che dandole la possibilità di fare nuove esperienze, di divertirsi e di stare bene con tutti gli altri!


I successi sportivi di Mayla

Gara con atleti normodotati a Caracalla – Roma (giugno 2021):

  • 60 mt: 3° posto

Gara con atleti normodotati allo Stadio Cetorelli di Fiumicino (giugno 2021):

  • 60 mt: 3° posto

Marta PozziMarta PozziLorenzo Frigo