La storia di Sara
Sara Baldo è nata a Gavardo, in provincia di Brescia, l’8 novembre 1995. È sempre stata una grande sognatrice con tanta voglia d’indipendenza e tanti progetti che in una diciottenne circolano vorticosamente all’interno della sua vita: guidare, viaggiare con gli amici, pensare all’università, le feste e sciare.
Il 29 gennaio 2014 però tutto questo si è fermato per un attimo, quando è stata colpita da una meningite settica che ha portato all’amputazione bilaterale degli arti inferiori dal ginocchio in giù e l’amputazione di tutte le falangi delle dita delle mani. La disperazione dei primi mesi ha lasciato posto all’accettazione della malattia e contemporaneamente alla lotta per combatterla. Mamma Bruna dice: “Sara è stata una roccia e ha tenuto duro anche nei giorni più bui”.
Di grande conforto sono state le esperienze di chi prima di lei aveva affrontato questa grande prova: Bebe, Veronica Plebani e i loro genitori, che attraverso il loro esempio sono serviti a far vedere a Sara che niente è perduto e che ci sono ancora tante cose che si possono fare per ritornare a vivere appieno la propria vita.
Sara è diventata più matura e determinata con il forte desiderio di camminare ancora, di guidare, di tornare a sciare e di riprendere in mano la sua vita e questo lo dimostra ogni giorno, conquista dopo conquista.
Mamma Bruna definisce Sara come “una guerriera pacifica e silenziosa” e spera che la collaborazione con art4sport la aiuti ancor di più ad affrontare le molte sfide che la vita le riserverà.