È impossibile. PizzAut.
Storia di un papà che ha scoperto un mondo impossibile.
L’autismo non sempre è una condizione visibile. A volte rimane invisibile. Di sicuro è una condizione che pone una difficoltà tra la persona e il mondo che la circonda.
Leo è un figlio autistico e ha un papà che non si arrende. Ha un sogno, trovare un angolo di mondo a misura di Leo percéè negli anni hanno capito che il mondo a Misura di Leo può essere un mondo per tutti ma il mondo di tutti non è sempre a misura per Leo.
PizzAut è un’impresa impossibile. E sulla sua “impossibilità” ha costruito il suo successo.
In una convivenza quotidiana Nico Acampora, il papà di Leo, impara giorno dopo giorno il mondo che suo figlio gli insegna e decide di rendere la sua passione per la pizza, un lavoro.
“Costruire un luogo dove l’autismo era un di cui, non era possibile. Mi sono alzato una notte pensando che dovevo creare un luogo dove l’autismo era al centro. Solo così le persone avrebbero potuto conoscerlo”. Così Nico, tra mille ostacoli e difficoltà, riesce ad aprire una pizzeria dove servizio, cucina e tutto quanto annesso può essere gestito in totale autonomia da persone con autismo. E non doveva essere un luogo “particolare”, perché “per avvicinarsi a una diversità…” Ci racconta “bisogna avere il coraggio di fare un passo nella normalità da diversi”.
Nico si immedesima in un cliente, pensa alla sua esperienza. E la pensa come se dovesse rimanere la medesima rispetto a quella di un qualsiasi ristorante. Di pari passo pensa al mondo di Leo, a quello che era fondamentale per lui. E a come rendere tutto possibile.
Una storia di creatività, di procedure, di regole, di accorgimenti che rendono l’impossibile possibile. È bastato riscrivere “la storia”, trovare un modo diverso per fare le cose e la loro pizza ha iniziato a diventare “famosa”.
Nico ci racconta di esser partito sfruttando i giorni di chiusura di alcune pizzerie e di aver superato il numero di clienti prenotati rispetto ai giorni normali. Poi ha deciso di aprire un locale. Poi un altro. E si è accorto che il mondo di Leo aveva semplicemente un ordine diverso di come fare le cose. Questo fa pensare al concetto di normalità che dipende dal punto di vista dal quale si guarda.
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